Contemplando lo specchio d'acqua che ho dinnanzi, cerco di cogliere i contorni sfocati del mio riflesso...
Uffa...che palle. Non vi capita mai di pensare almeno per un attimo a quanto bello sarebbe non esistere? Di essere stanchi di tutto: delle abitudini, degli obblighi, delle costrizioni etiche, morali, sociali...delle persone, del tempo che fortunatamente e purtroppo trascorre inesorabile, del ripetersi delle cose e del peso che ne deriva e che troppo spesso subiamo passivamente? Quanto darei per costruirmi una nuova identità, altrove, dove non dover difendere una reputazione, perchè lì, la reputazione, non ce l'avrei proprio. Sarei un terreno inesplorato, da scoprire, e la visione degli altri nei miei confronti non sarebbe viziata in alcun modo dagli eventi passati, da quegli accadimenti che modellano la tua immagine e che la saldano nei cervelli parassiti di chi non accoglie una concezione dinamica, di chi cioè non è disposto a vedere i cambiamenti che avvengono in una persona. Certo, troppo spesso quei cambiamenti non vengono neppure da te palesati perchè nell'immenso palcoscenico della vita abbiamo tutti un ruolo che impariamo a rivestire e dal quale è improbabile riuscire a staccarsi. Quel ruolo è accettato dagli altri, approvato, magari anche giudicato positivamente, il rischio di cambiare è troppo elevato. Se il nuovo ruolo non dovesse essere gradito alla platea? Ecco come si arriva a negare se stessi pur di ottenere un riconoscimento dalla collettività...vorrei poter e sapermene fottere. Tutto questo è dovuto probabilmente alla distanza abissale di interessi e caratteriale che intercorre tra me e chi mi circonda: spesso mi sento escluso dalle discussioni, spesso totalmente disinteressato ad argomenti che invece riuniscono molte persone. Inoltre: la mia ironia è diversa da quella dei miei conoscenti. Non rido per ciò per cui ridono tutti, non piango per ciò per cui piangono tutti, non amo partecipare alla lotta fra chi urla più forte, o a quella fra chi inventa bestemmie più "originali"...Ora, la scelta può essere quella di uniformarsi, assicurandosi l'accettazione, oppure quella di continuare ad essere asociale convinto. Spero e prego di aver sempre la forza per continuare ad esserlo.
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