Kierkegaard sosteneva che la malinconia sorge perchè l'uomo giunge ad un punto della sua vita in cui la mente chiede di elevarsi a una forma superiore; la personalità vuole prendere coscienza di se stessa nella sua validità eterna. Se questo non succede appare la malinconia. Si tratta di fare i conti con i propri limiti. Il mondo scintillante nella sua ipocrisia ci assicura che possono essere superati. Ma se questo limite risiedesse proprio nella volontà (di superarli)? Forse è questo il limite più difficilmente valicabile. Non riuscire a volere, desiderare con tutto se stessi. Non si può superare questo limite, a meno che non si possa desiderare di volere.
domenica 2 marzo 2008
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