domenica 25 novembre 2007

There's too much that time cannot erase

You hold the answer deep within your own mind, consciously you've forgotten it, that's the way the human mind works. Whenever something is too unpleasant, too shameful for us to entertain we reject it, we erase it from our memory, but the answer is always there.

Spesso ci sforziamo di credere che il tempo sia quella panacea miracolosa contro ogni ricordo, quell'alito di vento in grado di soffocare ogni fiaccola ancora accesa, ogni fiamma ancora in grado di scaldarci e timidamente illumminarci. In realtà le ceneri fumanti di ogni fuoco che ci ha bruciato continuano ad ardere incessantemente.

In questa notte fredda la pioggia disegna infiniti percorsi sul vetro attraverso cui osservo il mondo nella sua immobilità. Mi sento in sintonia con quell'universo impassibile, con quell'albero che ha perduto le sue foglie ma non ha intenzione di coprirsi nonostante il gelido soffio dell'inverno che preannuncia il suo arrivo. Mi sfiora l'idea di correre lì fuori ad urlare alla pioggia il mio commiato, ma non intendo violentare quel ritratto così imperturbabile nella sua perfezione.

La perfezione. E' incredibile come, per quanto la rincorriamo, possiamo esserne solo spettatori. Semplici testimoni di una bellezza che non troveremo mai dentro di noi.